“Il PNRR è una straordinaria opportunità di modernizzazione verso una transizione energetica, ma è necessario superare la lentezza della Pubblica Amministrazine, implementando al meglio le misure del Piano”.
Questo era il messaggio lanciato al convegno promosso per presentare le possibilità del Fondo Kyoto.
A giugno 2021 venne pubblicato in Gazzetta Ufficiale il comunicato di apertura del bando da 200 milioni di euro per i finanziamenti agli enti locali finalizzati alla riqualificazione energetica delle scuole, delle strutture sanitarie e degli impianti sportivi di proprietà pubblica …interventi di efficientamento energetico ed idrico che consentivano un miglioramento nel parametro di efficienza energetica dell’edificio di almeno due classi energetiche.
La domanda era semplice e avrebbe concesso la possibilità in scuole come quelle di Cairo Montenotte Bragno e Ferrania di ottenere nuovi serramenti, una coibentazione e un impianto fotovoltaico. E indirettamente la possibilità di coinvolgere i cittadini nella costituzione di comunità energetiche rinnovabili sfruttando anche l’energia prodotta dal fotovoltaico che poteva istallarsi su tali edifici.
Purtroppo ogni lasciata è persa, tanto che la domanda di partecipazione al bando Kyoto scadeva il 19 dicembre 2021 e nulla ha presentato l’attuale amministrazione comunale.
Quando si amministra conoscere gli strumenti di finanziamento è importantissimo. Anche per non procedere con mutui esosi che poi in qualche modo pagano comunque i cittadini.
La transizione ecologica è possibile solo modificando il paradigma del nostro modello di sviluppo. La politica però deve decidere (e lo dovrebbe fare sempre ad ogni livello, molto anche a livello comunale), dove investire per favorire una riconversione economica, ed ecologica, non drammatica, graduale e progressiva, ma irreversibile.
Pensiamoci, non solo quando la bolletta salata è la nostra.