Soglia come uscio, uscio come uscire come lasciarsi andare. Come andare incontro a ciò che succede. Le porte esistono soprattutto per essere aperte, per accogliere e lasciare entrare la luce, il vento e gli altri. Noi, insomma.
Le città sono sistemi complessi, sebbene incompleti. E’ tale incompletezza che ci spinge al fare, che sia urbano, politico o civile.
Porta Soprana vuole essere questo: la possibilità anche piccola, minuta di essere parte e del sentirsi comunità. Dentro e fuori Porta Soprana c’è vita, c’è la nostra vita quotidiana, la nostra vita sociale: la parte più sana si trova solamente quando nello specchio di ogni anima, la comunità intera trova il suo riflesso.
Non c’è nulla di donchisciottesco nel volere migliorare il mondo e arrivare. Non ce lo insegna il romanticismo ma la storia, la nostra storia. Ce lo insegnano le mura e le porte delle città che servivano per proteggere dalle minacce, le stesse poi aperte con la conquista della libertà, e così lasciate perché il bene che assicuriamo per noi stessi è precario e incerto fino a quando non viene assicurato a tutti tramite il Bene comune.
Bene comune vuol dire coltivare una visione positiva e lungimirante, investire sul futuro e preoccuparsi della comunità. Significa anteporre l’interesse a lungo termine di tutti all’immediato profitto per pochi. Significa prestare prioritaria attenzione ai giovani, alla loro formazione e alle loro necessità ricordandoci che dobbiamo consegnare alle generazioni future una realtà più vivibile e rispettosa.
Porta Soprana è un luogo virtuale, aperto e libero, uno spazio vivace e in movimento.
Credo che non esista chi scrive senza avere opinioni, ma credo anche che esista chi riesce a non trasformare le opinioni necessariamente in pregiudizi. Le idee nascono dalla storia che abbiamo alle spalle e devono entrare dentro la storia alla quale vogliamo contribuire.
Uscire, entrare e vivere Porta Soprana è una possibilità in più per essere in campo. Da volontario, da appassionato di politica, da persona impegnata nelle istituzioni, da cittadino.
Non esistono città intelligenti, esistono città che funzionano e città che non funzionano, e questo dipende da come sono amministrate. E poi esistono città che si amano o non si amano ma questo dipende da tutti noi.
Perché la Comunità è la somma della dignità e la volontà di migliorare di tutti i suoi cittadini. .