IL MANIFESTO DI PORTA SOPRANA

Porta Soprana - Il Blog di Fulvio Briano - Passato(al)Futuro - Panoramica Cairo Montenotte - Manifesto Porta Soprana

I territori di Provincia possono tornare a crescere di fronte a un declino demografico (la nostra è una delle province più anziane d’Europa), nel capitale umano e sociale, nella qualità delle classi dirigenti.

E’ questo forse, il motivo per cui una parte dei cittadini mostra una paura crescente del futuro ricercando richiedendo solamente chiusura e protezione. La risposta a questa tendenza deve nascere nella società e dall’opinione pubblica attraverso un lavoro culturale, nel senso più alto e ampio del termine.

L’obiettivo di Porta Soprana è di dare forma e sostanza a tale risposta, promuovere la riflessione sulle cause e la ricerca di soluzioni, e favorire l’incontro e l’aggregazione di diversi aspetti dai quali può nascere una leadership diffusa. Abbiamo bisogno della migliore classe dirigente in grado di esprimere e rappresentare le esigenze della società e di prendere decisioni facendosi carico della complessità. Solamente così si potranno affrontare le patologie di questo territorio e le contro misure individuate potranno essere accolte e condivise diventando patrimonio comune.

Porta Soprana guarda a tutti i luoghi del territorio, restituendo un nuovo protagonismo a quelli più trascurati, le periferie. Dobbiamo lottare contro le diseguaglianze, lavorare sull’inclusione, rimettere le persone al centro e comprendere quale impatto vogliamo avere sulla società e sull’ambiente. Un principio che ci guida è quello della sostenibilità. La valorizzazione dell’ambiente in generale, e la lotta al cambiamento climatico in particolare, deve entrare sempre più nella funzione di produzione delle imprese, e divenire – assieme al lavoro – uno dei valori fondanti della nostra società. Sarebbe sbagliato, tuttavia, vedere nella sostenibilità una forza contraria a quella del progresso e dell’inclusione sociale: è vero il contrario.

Proprio le nuove tecnologie ci possono aiutare a ridurre, rapidamente e con costi accettabili, l’impronta ambientale delle nostre società. Infatti, è solo grazie alla disponibilità di tecnologie innovative, che hanno nella digitalizzazione il principale fattore abilitante, che possiamo sostituire macchinari inquinanti con altri più eco-efficienti, generatori alimentati da fonti fossili con altri privi di emissioni, motori poco rispettosi dell’ambiente con altri dotati di tutte le cautele necessarie.

Questi cambiamenti richiedono investimenti massici, nella sostituzione del capitale diffuso (automobili, macchinari industriali, ecc.), nella costruzione di adeguate infrastrutture (reti energetiche, sistemi di ricarica per i veicoli elettrici o alimentati a idrogeno, ecc.), nel recupero e riutilizzo dei materiali e nel mutamento dei modelli di consumo. Il ruolo della politica deve essere quella di favorire una transizione progressiva verso stili di produzione e consumo sempre più sostenibili, salvaguardando e anzi migliorando il tenore di vita delle persone e delle generazioni future.

Porta Soprana cerca di essere un luogo d’incontro tra persone provenienti da mondi diversi che – anche in questo territorio faticano ad integrarsi, a dialogare.
Porta Soprana vuole anche essere il catalizzatore per un progetto che sappia guardare oltre il breve termine, interrogandosi sul bene di questo territorio nel lungo periodo. Occorre costruire un rapporto sistematico e articolato con le forze sociali, i corpi intermedi, e tutte le organizzazioni portatrici di valori e di significato sociale.
Porta Soprana crede nella possibilità di un nuovo riformismo che parte dal basso che sia inclusivo e democratico e non invece un programma “calato dall’alto”. Bisogna cercare tutto ciò che unisce una comunità, anziché dividerla: la comunità in cui viviamo ha bisogno di ritrovare una visione e una speranza comune. Ciò rimane impossibile senza ricostruire empatia e fiducia nel prossimo e nel domani; empatia e fiducia che non possono avere altri fondamenti che il lavoro e la sostenibilità dello sviluppo.

I numerosi sintomi di malessere che emergono dalla società  – e su cui si innestano le risposte emozionali che abbiamo descritto, che vanno dal razzismo al rifiuto della società aperta e plurale, dalla negazione della concorrenza alle pulsioni anti-europee – vanno in realtà ascoltati e compresi.
L’opposto del populismo non è la negazione dei problemi, ma la loro soluzione.

Porta Soprana è fondata sulla convinzione che la riscossa civile del paese passi necessariamente per la ricostruzione dei legami sociali e la riorganizzazione degli spazi di comunità. Ogni progetto umano deve guardare lontano con pensieri impegnativi, lunghi e ricostruire spazi di protagonismo in cui le persone si sentano utili, coinvolte nel cambiamento.

Non esiste crescita economica e civile senza un radicamento umano e sociale.
Non esiste una casa comune senza una Porta da cui accedervi. manifesto porta soprana manifesto porta soprana manifesto porta soprana .

Presentazione di Porta Soprana