Mi hanno informato del fatto che ieri in Consiglio Regionale è stato chiesta l’implementazione del servizio di elisoccorso e l’istituzione della seconda automedica in Valbormida, e di come ovviamente la maggioranza abbia votato contro.
Che l’automedica fosse e sia una priorità per un territorio come la Valbormida è cosa certa già prima del depotenziamento dell’ospedale di Cairo, e ancora di più oggi, privo di pronto soccorso e con un punto di primo intervento che funziona solo H12.
Un territorio che da anni continuo a sostenere, deve essere compreso in area disagiata con criticità tali per i soccorsi e gli spostamenti viari, per cui l’implementazione del servizio con un’automedica e un elisoccorso sarebbe stato essenziale per offrire ai cittadini interventi tempestivi e salvavita.
Ma non possiamo stupirci, ne del diniego, ne dei comportamenti lacunosi e irriverenti, di questa Giunta Regionale, tra l’altro in Valbormida ben appoggiata dal sindaco di Cairo.
Giusto per ricordarci e partire da qualche anno addietro:
- A fronte dell’emergenza meteo e danni conseguenti che il Savonese subì nel 2019, venne attivata temporaneamente servizi in appoggio alla Valbormida tra cui la seconda automedicale e la collaborazione con le strutture sanitarie di Ceva e Mondovì;
- il 28.11.2019 la seconda automedica veniva data come garantita fino al 30.04.2020;
- Il sindaco Lambertini dichiara in consiglio Comunale che la Giunta regionale ha già provveduto proprio in tal senso. In realtà di atti che deliberano la prosecuzione di tali servizi (e relativa copertura economica) non si trova traccia. Infatti il 04.12.2019 l’Asl dichiara che non ci sarà nessuna automedica;
- il 06.02.2020 in seguito ad una richiesta dei sindaci della Valle, in una riunione con i vertici Asl, viene dichiarato dagli stessi che “i numeri degli interventi e della popolazione non giustificano il sevizio”;
- il 21.03.2020 sull’ennesima richiesta di seconda automedica quanto meno per il periodo di chiusura del PPi, la risposta è “no perché oberata di lavoro causa Covid”;
- il 02.07.2020 la riapertura solo per codici bianchi e attivi per sole 12 ore al giorno, comporta che per i pazienti più gravi si proceda al trasferimento al Pronto soccorso di Savona. Il problema è che a Cairo c’è una sola automedica ma nessuna possibilità per la seconda;
- il 14.02.2021 l’insistenza sull’argomento di sindacati, comitati, opposizioni, vede un consiglio comunale dove il sindaco Lambertini dichiara che l’ automedica arriverà’. Peccato l’immediata smentita dell’Asl. La richiesta prosegue per tutto il 2021, non da ultimo il 20.12.2021;
- il 17.01.2022 incontro polo sanitario della Valbormida alla “presenza di Toti” … nulla di fatto;
- E arriviamo al 23.02.2022 ovvero al diniego della mozione presentata in Consiglio regionale.
In tutto questo excursus è evidente la chiara posizione , e l’incapacità dell’amministrazione comunale di Cairo, di lottare per i servizi essenziali.
In questi anni i cittadini cairesi ne hanno già sentite tante, troppe menzogne e false promesse. Ora sarebbe più giusto e corretto dire la verità e ammettere le proprie colpe nel rispetto dei propri cittadini e se necessario farsi da parte.