Il “Fanta” è stato per parecchi anni il “luogo” per eccellenza del divertimento della Valbormida, a tratti dell’intero savonese.
Erano gli anni in cui tutto sembrava possibile, le fabbriche giravano a mille e il fine settimana era dedicato al divertimento, soprattutto quello della discoteca.
Andare al “Fanta” faceva tendenza, era figo ma soprattutto era il baricentro di una comunità di uomini e ragazzi che riconoscevano in questo locale, creato e animato da cairesi, un luogo di ritrovo unico e imperdibile.
Marco Francia, con l’aiuto di Alessandro Beltrame, non solo ha saputo interpretare con grande bravura e nei tempi giusti un sentimento diffuso, quello dei tanti che passando da quell’incrocio oggi vedono una spianata di terra e di detriti, ma ha saputo anche voluto celebrare la bellezza di un lungo periodo in cui Cairo era davvero il baricentro degli interessi di un vasto territorio.
Nelle foto che scorrono nel video che gentilmente mi è stato concesso di pubblicare su Porta Soprana, molte sono le fotografie che ritraggono Valter Conti, il “big boss” del locale.
E’ sempre stato un grande amico di mio padre, suo “scomodo” vicino di casa. Ricordo, da ragazzino, le “menate di belino” quotidiane e gli sfottò reciproci, i parcheggi riservati nel terreno di mio padre, le mediazioni con coloro che vivendo vicino al Fanta avevano sonni difficili. E poi le code … che palle ste code per entrare …
Alla fine però eravamo sempre noi, ci si riconosceva e ci si rispettava, si sapeva che facevamo parte di una comunità in cui tutti si proteggevano a vicenda.
Quel senso di comunità che oggi un pò sta venendo meno …
E allora riprendo la dedica che Marco ha fatto sabato sera … a questa Cairo così bella e così complicata …