Industria manifatturiera e sistema logistico integrato

Le rinfuse solide e la loro logistica sono la base dell’industria manifatturiera e quindi rappresentano un’esigenza irrinunciabile del sistema Paese da cui non si può pensare di escluderle.

Benché la loro movimentazione è spesso ancora condotta con metodi ambientalmente non ottimali sia in fase di sbarco che soprattutto di stoccaggio e di trasporto a destino con le relative inefficienze, occorre obbligatoriamente una salvaguardia di una infrastruttura indispensabile per il territorio in cui viviamo.

Mai come oggi occorre un progetto di rilancio in grado di soddisfare i bisogni di trasporto di rinfuse con modalità ecosostenibili, occorre ripristino e messa in sicurezza del sistema funiviario, bisogna ammettere che l’unidirezionalità del trasporto (solo dal porto al parco) non è più sufficiente con i volumi in gioco; bisogna valutare e affrontare la difficoltà nelle tipologie di merci trasportabili, e quindi pensare alla necessità di affiancare al trasporto su cavo quello ferroviario, con modalità peraltro già sperimentate con successo nel passato.

Il nuovo utilizzo dell’infrastruttura, potrebbe contribuire a risolvere i problemi legati al trasporto su gomma ed allo stoccaggio dei materiali traguardando nuove opportunità di business ed ottimizzando gli investimenti di Stato degli ultimi decenni.

Il sistema complessivo che oggi annovera tra le proprie potenzialità: un impianto di sbarco con accosto per grandi navi, dotato di un sistema di movimentazione e stoccaggio in banchina conforme alla normativa ambientale e di connessione diretta alla linea funiviaria e punto di carico treni; una linea funiviaria che collega direttamente l’impianto portuale ai parchi di stoccaggio di San Giuseppe di Cairo Montenotte; una linea ferroviaria (Savona – San Giuseppe via Ferrania) che presenta caratteristiche di uso quasi esclusivo dal porto al sistema di stoccaggio di San Giuseppe e che quindi potrebbe garantire anche la connessione da parco a porto (cosa non possibile per Funivie); aree di stoccaggio strutturate e in parte da strutturare con una adeguato collegamento ferroviario connesse alla Stazione di San Giuseppe di Cairo e quindi a due possibili linee di inoltro (Torino e Alessandria); merita un nuovo e serio piano di rilancio che, attraverso l’individuazione di opportune sinergie, crei nuove occasioni di sviluppo economico ed occupazionale sul territorio.

Un nuovo progetto industriale, concentrato ed attuato in un sistema logistico integrato tra porto, parco di stoccaggio e trasporti con basso utilizzo della gomma permetterebbe la soluzione di un problema di tipo occupazionale e realizzerebbe un ciclo produttivo ambientalmente corretto a servizio del Paese.

Un sistema dove al centro mettere la razionalizzazione della movimentazione portuale, la limitazione del trasporto su gomma, l’implementazione del trasporto ferroviario, la realizzazione di un hub portuale/logistico a disposizione del sistema imprese e di aree di stoccaggio retroportuali (uniche per dimensioni e spazi in tutta la Regione Liguria con i parchi già esistenti a San Giuseppe di Cairo Montenotte di oltre 120.000 mq) connesse ed attrezzate.

Così si verificherebbe un collegamento continuo via ferro del porto di Savona con il suo retroporto naturale della Val Bormida al servizio anche di altre tipologie di merci integrato con la storica linea funiviaria.

Gli oneri per la realizzazione di questo sistema (aggiornamento funivia, sistema ferroviario e adeguamento parchi) costituirebbero un investimento sia sul piano ambientale che su un efficiente e competitivo servizio logistico da fornire all’industria ripagherebbero ampiamente questo sforzo del pubblico.

E torneremmo ad avere sviluppo economico e occupazionale del territorio, e la concessione di nuovi ammortizzatori sociali finalizzati a traguardare la ripresa dell’attività stessa.