E la verità è che questo progetto, notevole e indispensabile sotto molti aspetti, non prevedeva e non può prevedere oggi il ritorno del mercato settimanale in piazza, così come era in precedenza (anche per dimensioni).
Tale circostanza non è mai stata nelle intenzioni di questa amministrazione e il progetto appunto non l’ha mai previsto. Basta ritornare alle affermazioni pronunciate nel tempo, e alle immagini del restyling.
Il popolo va benissimo, le piazze mi piacciono, quando sono affollate è sempre meglio di quando sono vuote, e mi piacciono quando radunano molta gente per chiedere. E i cittadini vanno ascoltati.
Ma perché dobbiamo leggere “sentiremo i cittadini e decideremo insieme” … è già stato deciso, e nemmeno ci stanno fisicamente più tutte quelle bancarelle!
Ci vuole serietà e competenza nel governo delle cose, anche quando il progetto divide.
Sono scelte. Anche quando non interpretano i sentimenti popolari.
Fare politica significa anche perdere per strada quelli della decrescita felice e dell’ordinaria amministrazione (ma magari per il famoso un colpo al cerchio e uno alla botte, ci metteranno le bancarelle della frutta e verdura che potremmo lavare nelle fontane).