Trasferimento degli uffici comunali a Palazzo di Città

“Di doman non c’è certezza” … questo è ahimè la frase che su ogni questione rilevante, di sicurezza, salute, territorio, lavoro, infrastrutture, ci fa sempre balenare nella testa l’attuale amministrazione.

Con delibera di consiglio comunale datata 01.02.2019, la giunta di maggioranza dava atto che era “in corso la progettazione definitiva delle opere connesse al trasferimento degli uffici comunali a Palazzo di Città” e che si erano svolte le riunioni con la soprintendenza finalizzata alla definizione dei contenuti del progetto, già ad ottobre 2018.

Dapprima il trasferimento da Palazzo Pertini a Palazzo Città doveva avvenire entro il 2020, poi entro la primavera del 2021, poi entro la fine di settembre 2021, e ora apprendiamo che inzieranno i lavori (gli stessi lavori già annunciati come da eseguirsi sulla stampa locale in data 02.12.2020) che una volta ultimati (quindi senza una tempistica certa), porteranno al trasferimento.

Ma d’altronde dopo che da parecchi mesi (e un anno di stasi) si era concluso il trasferimento della biblioteca a Palazzo Scarampi, il sindaco Lambertini dichiarò: “non c’è nessuna urgenza di correre da parte nostra”, nonostante nella stessa seduta di consiglio citata sopra, il sindaco Lambertini, in ordine alle valutazioni di opportunità al trasferimento della sede comunale, riconosceva “di non aver mai messo indubbio la bontà complessiva messa in campo con il finanziamnto Par-Fas”.

Non è nota alla cittadinanza il perchè di una lungaggine di quasi cinque anni. Questa giunta era in realtà chiamata semplicemente a chiudere, senza particolari difficoltà un iter sostanzialmente già fatto dai precedenti.

Certo è che le scelte operate dalla mia precedente amministrazione permisero di spendere per la riqualificazione urbana della città oltre sei milioni di finanziamenti pubblici, arricchendo il patrimonio immobiliare comunale, e indirettamente, se avverrà, di avere un Palazzo Comunale degno di tale nome e rispettoso degli irrinunciabili requisiti di agibilità.

Ma intanto siamo arrivati a fine 2021…
“La creazione di ricchezza è il fondamento di qualasiasi progetto per la giustizia e l’equità. Se vogliamo dividere la torta, la prima condizione è che ci sia una torta“